Fondazione Marisa Bellisario

UN’ESPERIENZA COLLETTIVA DI FORZA E CONSAPEVOLEZZA

di Maria Bianca Farina*

Entrare nello spazio monumentale di Santo Spirito in Sassia quel pomeriggio è stato come varcare la soglia di un luogo sospeso tra storia e futuro. Le volte alte, le luci dorate, il brusio di centinaia di voci: tutto concorreva a creare un’energia palpabile, un senso di attesa condivisa.

Non era un convegno come tanti, ma un incontro vivo, denso di relazioni e prospettiveDonna, Economia & Potere ha riunito centinaia di donne professioniste, imprenditrici, accademiche, amministratrici, giovani talenti e alcuni uomini di rilievo, in un dialogo aperto sul ruolo femminile nei processi decisionali, economici e sociali. Il grande merito di questo appuntamento va a Lella Golfo, la cui visione e determinazione hanno dato vita a un percorso di emancipazione e valorizzazione femminile unico in Italia.

Partendo dall’esempio di Marisa Bellisario, Golfo ha saputo tradurre un’eredità morale in azione concreta, creando occasioni in cui le donne non solo partecipano, ma guidano il cambiamento. L’evento di Santo Spirito in Sassia è stata l’ennesima testimonianza di questa forza contagiosa. La formula dei tavoli tematici ha reso l’incontro dinamico e partecipato. Ogni gruppo, dedicato a un tema di attualità economica e sociale, è diventato laboratorio di confronto: le voci si intrecciavano, le idee prendevano forma collettivamente.

Io ho preso parte al tavolo “Demografia, famiglia e welfare” coordinato dalla giornalista Monica Mosca, che con grande professionalità e sensibilità ha saputo dare ritmo e coesione alla discussione, valorizzando ogni contributo. Il tema più sentito è stato senza dubbio quello della denatalità. I numeri della crisi demografica italiana raccontano un Paese in affanno, ma al tavolo si è cercato di guardare oltre le statistiche. Si è parlato di fiducia nel futuro, di giovani che rinunciano a formare famiglia per mancanza di stabilità economica, di servizi per l’infanzia ancora insufficienti e non omogenei sul territorio.

È emersa con forza la necessità di politiche strutturali e di lungo periodo: incentivi concreti, sostegni fiscali, e soprattutto un cambiamento sociale e culturale. È stato affrontato anche il tema dell’invecchiamento della popolazione con uno sguardo attento alla questione della cura, ancora in grande parte affidata alle donne.  Un tema che rimanda alla necessità di un welfare più equo e incisivo, fondato anche sulla collaborazione tra pubblico e privato e su servizi realmente accessibili. Mentre i lavori proseguivano, il brusio dei vari tavoli diventava un’unica voce corale, fatta di idee, passione e impegno civile. L’aria era ricca di energia, come se ogni pensiero espresso potesse davvero tradursi in azione.

Alla chiusura dei lavori, quando i contributi dei tavoli sono stati condivisi, si è respirata una sincera e forte attenzione, un ascolto intenso. Non solo per la qualità dei contenuti, ma per il modo in cui erano stati costruiti: insieme, ascoltandosi, con rispetto e responsabilità. Quando siamo usciti da Santo Spirito in Sassia era ormai sera. Le luci di Roma riflettevano sulle pietre antiche e l’aria era ancora piena del calore delle voci appena spente. La sensazione era quella di aver partecipato a qualcosa che resta, che lascia un segno profondo.

Donna, Economia & Potere non è stato soltanto un titolo. È stata un’esperienza collettiva di forza e consapevolezza. La prova che quando le donne s’incontrano, per pensare, discutere, creare, sanno generare idee e futuro.

*Presidente Fondazione Ania

Iscriviti alla Newsletter

Torna in alto