di Anna Rita Germani*
Papa Francesco ci lascia molte eredità spirituali ed etiche ma anche una grande eredità nel pensiero economico. In un’epoca in cui la disciplina economica appare spesso tecnocratica, distante dalla vita concreta delle persone, Papa Francesco ha saputo riportare al centro il legame tra economia, ecologia e giustizia sociale.
Nella sua enciclica del 2015, Laudato Si’, Papa Francesco ha, infatti, integrato economia ed ecologia in una visione morale unificata. Il cambiamento climatico non è descritto come un semplice problema ambientale né come una esternalità negativa da correggere tramite strumenti di mercato, ma come il risultato inevitabile di un’economia che ha smarrito la propria direzione etica; una economia che mercifica la natura, produce rifiuti e concentra ricchezza, mentre emargina i poveri e degrada l’ambiente. Laudato Si’ rappresenta uno spartiacque: un invito a superare la logica dello sfruttamento e dell’accumulazione del capitale senza limiti, per costruire un’economia della cura.
L’approccio di Francesco si ispira, quindi, a un modello che pone al centro la persona e le relazioni umane e supera la logica del solo profitto, in netta discontinuità rispetto al paradigma economico dominante basato sulla massimizzazione dell’utilità individuale e del profitto delle imprese. Al contrario, Papa Francesco valorizza la cooperazione e la fiducia come strumenti fondamentali per generare valore sociale ed economico.
Francesco è stato un economista visionario: in un momento in cui i modelli economici neoclassici faticano a interpretare le profonde trasformazioni globali – dalle crescenti disuguaglianze socio-economiche alla crisi ecologica, dal debito insostenibile che grava sui paesi in via di sviluppo alle tensioni geopolitiche – lui ha immaginato una nuova economia fondata sulla solidarietà, sulla giustizia e sulla cura del bene comune.
Nel 2018, questa visione si è concretizzata con l’idea di convocare ad Assisi un summit globale di giovani under 35 pronti a cambiare il mondo. È così nato The Economy of Francesco (EoF), un movimento mondiale che mira a cambiare gli attuali modelli economici e a costruire un sistema economico giusto, sostenibile e inclusivo.
EoF riunisce, infatti, giovani studiosi economisti, attivisti, imprenditori e changemakers provenienti da tutto il mondo, impegnati a sperimentare nuove pratiche economiche che coniughino responsabilità sociale, rispetto ambientale e crescita della persona. Il movimento si ispira alla figura di San Francesco d’Assisi, simbolo di un’economia sobria, equa e centrata sui bisogni essenziali dell’uomo e della natura. Allo stesso tempo, EoF dialoga con le scienze sociali contemporanee e si alimenta di una riflessione pluralista sull’economia, in sintonia con reti affini come Rethinking Economics che chiedono un profondo ripensamento del paradigma teorico della disciplina economica ancora oggi predominante nella ricerca scientifica e nelle università.
Uno degli insegnamenti più rilevanti di Papa Francesco è che ogni decisione economica ha un impatto morale, e ogni politica riflette valori, anche quando questi non sono esplicitamente dichiarati. L’economia, secondo Papa Francesco, non deve servire il capitale, ma l’uomo e i giovani hanno il difficile compito di riportarla a questa vocazione originaria.
Tra le sue denunce più incisive, Papa Francesco ha richiamato l’attenzione su tre dinamiche devastanti dell’economia contemporanea: i. la monetizzazione delle relazioni, che riduce i legami umani a meri scambi di interesse, ii. la globalizzazione dell’indifferenza, che anestetizza le coscienze di fronte alla sofferenza altrui, e iii. la desertificazione dell’altruismo, che svuota la società di empatia, solidarietà e senso di responsabilità condivisa. Questi fenomeni, secondo Papa Francesco, sono conseguenze dirette di un sistema economico privo di anima e orientamento etico. Contrastarle significa recuperare il valore della gratuità e la centralità della persona.
Nel contesto attuale, segnato da disuguaglianze estreme, emergenze ambientali e crescenti fragilità sociali, il messaggio di Papa Francesco assume un significato ancora più profondo e ci ricorda che un’altra economia è possibile (e necessaria), ma dipende dalle scelte che ognuno di noi è disposto a fare, soprattutto quelle dei giovani chiamati a immaginare, e costruire, un futuro diverso.
*Professoressa Sapienza Università di Roma
very good publish, i definitely love this web site, carry on it