Fondazione Marisa Bellisario

RESISTERE E SOPRAVIVERE, CON DETERMINAZIONE

di Olga Urbani*

Mentre la corsa all’incremento del caro energia non mostra alcun segnale di indebolimento ed i Governi della maggior parte degli Stati Europei tentennano, incapaci di provare anche solo ad immaginare possibili soluzioni, noi ci troviamo ancora una volta SOLE nel cercare di contrastare la difficilissima congiuntura economica che ci sta attanagliando e che rischia di far chiudere o quanto meno sospendere le nostre attività.

Nonostante il grido di aiuto che abbiamo iniziato a lanciare diverso tempo fa e che continuiamo tutt’ora a reiterare, il Gruppo di aziende Urbani che fa capo a me e alla mia famiglia, dimostra comunque di non perdersi d’animo e di fare il possibile (che sempre più spesso equivale all’impossibile) per tentare di resistere e far sopravvivere la nostra organizzazione.

Fortunatamente la mia realtà non è tra quelle cosiddette energivore e per quanto la voce di spesa per l’energia risulti più che di complessa gestione (prima la spesa era in media 21k al mese, adesso è saltata a 100k) , siamo ben lontani dalle sfide improbe che si trovano ad affrontare altre realtà ben più esposte sul fronte dei consumi di energia e che sempre più spesso sono costrette a capitolare, dovendo ammettere pieni di delusione, la necessità di alzare bandiera bianca.

Urbani Tartufi, come tante altre imprese, tenacemente tenta di resistere adottando soluzioni più o meno strutturate nel proverbiale sforzo di contenere la voce di spesa per l’energia. Naturalmente ho già iniziato a pensare a una riduzione degli orari di apertura, a un concentramento in un unico sito di alcune attività, alla sospensione di alcune linee produttive ma soprattutto alla ricerca quasi spasmodica di qualsiasi forma di spreco con il dichiarato intento di eliminarla. Su questo ultimo fronte, enormi sono gli sforzi che la Urbani sta profondendo soprattutto in area operations andando a eliminare ogni processo che non preveda l’ottimizzazione delle risorse impiegate e posticipando tutti quei cicli produttivi che non prevedono la piena saturazione della capacità produttiva.

Tutto questo perché è ormai per me conclamata l’impossibilità di ribaltare sul prezzo di vendita i rincari sopportati, conscia di come l’inflazione abbia fortemente deteriorato il potere di acquisto delle Famiglie e dei Consumatori. È infatti piuttosto evidente come i Consumatori finali si stiano sempre più trovando nella situazione di dover dolorosamente effettuare delle scelte a ogni fine mese dovendo decidere se ed eventualmente cosa comprare, costretti a rinunciare a tutta una serie di consumi che fino a pochi mesi fa non venivano mai messi in discussione.

In questo scenario quindi, realtà come la mia sono costrette a farsi carico di buona parte degli incrementi di costi registrati (se non proprio dell’intero rincaro) con l’inevitabile conseguenza di vedersi fortemente ridotti i propri margini.

Una conseguenza che però non mi fa vacillare neanche minimamente la determinazione con la quale in Urbani sto affrontando l’eccezionale contesto, con la convinzione di chi sa che avrà l’appoggio e l’apprezzamento di tutta la propria clientela e con la speranza che tutti possano comunque continuare a degustare i nostri tartufi.

 

*Cavaliere del Lavoro, Gruppo Urbani Tartufi

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1 commento su “RESISTERE E SOPRAVIVERE, CON DETERMINAZIONE”

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