Fondazione Marisa Bellisario

PREMIO BELLISARIO 2025: DONNE CHE FANNO LA DIFFERENZA

di Maria Bianca Farina*

Nel cuore più simbolico di Roma, tra le pietre antiche che hanno visto nascere l’impero e l’arte, lo scorso 27 giugno si è svolta l’edizione 2025 del Premio Marisa Bellisario – Donne che fanno la differenza. La straordinaria cornice del Tempio di Venere a Roma, nel Parco del Colosseo, è un luogo carico di storia, bellezza e potere evocativo: il più grande tempio della civiltà romana dedicato a Venere e alla città eterna, che per una sera si è fatto scenario di un altro tipo di grandezza, quella femminile.

È difficile immaginare un contesto più simbolico del Tempio di Venere per rendere omaggio alle donne che oggi, come ieri, contribuiscono a costruire civiltà. Quelle che proprio come le architetture millenarie romane, resistono, ispirano e lasciano il segno.

Nel silenzio solenne del Parco archeologico, interrotto solo dagli applausi e dalle emozioni, l’arte antica e l’arte di essere donne si sono parlate, si sono riconosciute. Qui le donne premiate hanno mostrato la loro bellezza concreta: professionale, morale, sociale e la loro capacità di trasformare contesti, rompere barriere e generare cambiamento.

Ed ecco le Mele d’Oro:

Roberta Metsola – Premio Internazionale – Presidente del Parlamento Europeo ha scelto “Notte magiche” come suo ingresso, un inno al non mollare mai.

Daria Perrotta – Premio Istituzioni – Prima Ragioniera Generale dello Stato: la prima donna a ricoprire quel ruolo, simbolo di una nuova epoca istituzionale.

Maria Luisa Gota – Premio Management – AD di Eurizon, prima donna presidente di Assogestioni e responsabile asset management di Intesa San Paolo: un percorso di leadership finanziaria di assoluta eccellenza.

Rita Lofano – Premio Informazione – direttrice di AGI, la sua leadership viene definita di innovazione e cambiamento.

Laura Bertulessi – Premio Imprenditoria – Fondatrice e CEO di Italtrans, premiata da Simone Cristicchi che ha portato sul palco un commovente tributo a Battiato.

Claudia Gerini – Premio Spettacolo – Con “samba della rosa” come colonna sonora, legata alla figlia Rosa, ha emozionato la notte romana.

Alice D’Amato – Germoglio d’Oro – Medaglia d’oro olimpica alla trave, argento a squadre porta ancora emozione: “sono grata di essere un esempio per i giovani”.

Suor Monia Alfieri – Premio Religiose – rappresentante delle Suore Marcelline – Premiata per il suo instancabile impegno per la libertà di scelta educativa.

Arianna Alessi – Premio Speciale – Vicepresidente di OTB Foundation – Premiata per il suo impegno culturale e sociale: simbolo di innovazione solidale.

Tre eccellenti neolaureate STEM:

Sara Zucchetti, Ingegneria informatica

Alessandra Magnabosco, Ingegneria Meccanica

Eliana Mangiardi, Ingegneria elettrica

Infine, Premi alle aziende che promuovono la parità di genere.

Terna – Women Empowerment Company

Mulan Group (Media Impresa), Women Value Company

MyLime (Piccola impresa) Women Value Company

E qui nel tempio di Venere le storie delle premiate diventano colonne moderne di un nuovo Tempio, in cui il valore femminile non è più eccezione, ma regola.

Nell’aria si sente chiara l’eredità di Marisa Bellisario che vive nel Premio. In un mondo ancora attraversato da disuguaglianze di genere, il Premio Bellisario, è ormai un appuntamento annuale immancabile che porta alla luce percorsi di valore mostrando modelli positivi e di merito.

A rendere possibile tutto questo è Lella Golfo fondatrice e presidente della Fondazione Bellisario. Fermamente convinta che il talento femminile costituisca una risorsa preziosa per il nostro Paese, con determinazione, visione e passione ha costruito nel tempo una estesa rete di riconoscimento e valorizzazione delle donne che si distinguono grazie al loro merito.

A lei va la nostra profonda gratitudine e la nostra stima. Grazie al suo lavoro, oggi molte più donne sanno di potercela fare e divenire protagoniste in ogni campo.

In un tempo in cui abbiamo più che mai bisogno di visione, di etica e di coraggio, il Premio Bellisario è una celebrazione, ma anche e soprattutto una dichiarazione di intenti. È un investimento culturale, un richiamo alla responsabilità, un invito a costruire una società più giusta, più ricca, più bella.

È un segnale, è una speranza, è una promessa.

* Presidente Fondazione Roma Europea e Presidente Emerito ANIA

 

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