Fondazione Marisa Bellisario

CRONACA DI UNA GIORNATA SPECIALE

di Azzurra Morelli*

14 Giugno 2024: una data che rimarrà scolpita nella mia memoria perché piena di gioia, gratificazione, soddisfazione ma anche tantissima emozione.

Presa dagli impegni lavorativi e familiari non sono riuscita a pensare troppo all’evento a cui avrei partecipato fino al momento in cui sono salita sul treno. Ebbene, a quel punto ho iniziato a ragionare su come avrei potuto contestualizzare al meglio ciò che ogni giorno faccio in azienda al Presidente della Repubblica e sul palco del Tempio di Venere.

In quel momento mi sono fermata a pensare: “Azzurra pensa a dove hai portato la tua azienda” e ho avuto un tuffo al cuore perché per la prima volta mi sono resa conto dell’importanza e della valenza di quel riconoscimento.

Con quel pensiero in testa mi sono preparata con grande cura, insomma stavo per incontrare Sergio Mattarella! Alle 16:45 in punto ero davanti al Quirinale. Dopo i controlli di sicurezza di rito mi sono addentrata nel palazzo, e a ogni passo scoprivo quello scenario così ricco di decori e sprazzi storici.

Eravamo già in diverse, tutte un po’ in imbarazzo perché ancora non ci conoscevamo, dall’inviata all’attrice, dalla scienziata all’appena laureata alla suora. Noi, le donne che quest’anno sono state premiate con la Mela d’Oro della Fondazione Bellisario, le “Donne che fanno la differenza”.

Ci hanno accompagnato nella sala del ricevimento in attesa del Presidente, ci siamo presentate dopo di che ci siamo sedute: 16 sedie su due file davanti alla poltrona ancora vuota del Presidente e le bandiere della Repubblica italiana e dell’Europa.

Velocemente ci hanno spiegato come si sarebbe svolta l’udienza e come avremmo dovuto presentarci al momento in cui ci avrebbero passato il microfono, ovvero dovevamo dire soltanto nome cognome e qualifica.

Bene, inizia l’udienza, parla Lella, la Presidente della Fondazione Bellisario, e poi compare il microfono per potersi presentare…mentre le altre parlavano tra me pensavo che non mi sarebbe mai più capitato di raccontare la mia azienda al Presidente della Repubblica, e fremevo sulla sedia al pensiero di rubare qualche secondo.

Ed è ciò che ho fatto, con il cuore in gola, e penso che si sia anche sentito dalla mia voce rotta, ho spiegato le varie iniziative che ogni giorno mettiamo in atto in azienda sulle tematiche della parità di genere e non solo. E sono felice di aver illustrato al Presidente Mattarella la nostra realtà. Che onore la stretta di mano con quell’uomo cosi carismatico e autorevole!

La cosa che mi ha fatto molto piacere è condividere le emozioni appena vissute con le altre premiate, lì in quella sala eravamo tutte donne di valore che ogni giorno affermano il loro merito e capacità in una società in cui, nonostante qualche passo avanti, c’è ancora molto da fare.

Finito il pomeriggio rimaneva la parte forse ancora più difficile per chi non è proprio avvezza al palcoscenico e alle telecamere…la cerimonia di premiazione.

La location era magica: lì nel cuore di Roma il palco incastonato tra il Tempio di Venere e il Colosseo e noi che ci avvicendavamo per raccontarci.

Nessuna parola sarà mai abbastanza per descrivere le sensazioni…mi sono buttata sul palco, con camminata decisa e testa alta per nascondere tutta la mia emozione e ho raccontato Pellemoda in modo fiero per affermare che fare impresa e contemporaneamente attuare iniziative volte a tutelare e valorizzare le pari opportunità è possibile e rende l’azienda più competitiva.

Sarebbe bello arrivare un giorno a non doversi più preoccupare della parità di genere ma vivere in una società in cui si guarda al merito e alle capacità delle persone.

*CEO Pellemoda

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