di Alessandra Paola Ghisleri*
Le auto elettriche, fin dall’uscita dei primissimi modelli sul mercato mondiale, sono state spesso oggetto di critiche e di dubbi e, in più occasioni, sono state al centro del dibattito pubblico e politico. Ancora oggi, in un mercato altalenante, restano i dubbi riguardanti aspetti come l’autonomia, il prezzo d’acquisto, la sicurezza, lo smaltimento delle batterie… Dubbi che si riflettono anche sull’intera industria automobilistica che, secondo i dati Acea (Associazione dei Costruttori Europei di Automobili), nei primi 8 mesi del 2024 ha visto le vendite di auto elettriche in Europa ferme al 12,6% del totale e in calo di 1 punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2023.
In Italia questa situazione è ancora più marcata e il nostro Paese risulta essere all’ultimo posto tra i principali mercati europei con una quota di auto elettriche vendute inferiore al 4% del totale, contro, ad esempio, il 16.7% della Francia e il 12,7 della Germania. l’Italia, inoltre, è anche in prima linea nella richiesta di rinvio dello stop alla vendita di auto con motore a combustione fissato dall’Europa per il 2035. In generale, passato l’effetto sorpresa iniziale e la speranza di una rivoluzione nel mondo dei trasporti, ad oggi considerando l’intero scenario e, anche, le problematiche infrastrutturali italiane, per oltre la metà dei cittadini l’avvento dell’auto elettrica si è rivelato un flop, mentre poco meno di un terzo della popolazione esprime un maggior ottimismo e ritiene che queste auto possano ancora rappresentare il futuro.
In generale tuttavia, vengono comunque riconosciuti dei vantaggi nell’uso di un’auto elettrica, concentrati prevalentemente nel minor impatto ambientale rispetto alle auto endotermiche, vengono percepiti con meno evidenza, invece, i vantaggi derivanti dal risparmio sul lungo periodo, i minori costi di gestione e la maggiore sicurezza. Nel complesso, dunque, nonostante le perplessità generali, esiste una parte di popolazione, uno “zoccolo duro” di circa 1 cittadino su 3, che vede di buon occhio e apprezza lo sviluppo e la diffusione dell’uso delle auto elettriche e che è disposto ad acquistarne una.
Sotto questo aspetto, una spinta alla vendita di queste tipologie di auto arriva sicuramente dall’erogazione di bonus e incentivi da parte dello Stato, i quali potrebbero far prendere in considerazione l’idea dell’acquisto a circa 1 italiano su 10 di coloro che al momento non ne sono convinti. Per comprendere l’importanza degli ecobonus sulla domanda di auto elettriche basta pensare che i fondi dei nuovi incentivi per l’acquisto di queste auto stanziati a giugno del 2024 sono terminati nel giro di poche ore. Questo fa capire che esiste comunque una richiesta di auto elettriche e che il fattore prezzo è un aspetto determinante nell’attuale stagnazione del mercato.
In conclusione, dunque, nonostante tutti i dubbi, le perplessità e le problematiche legate anche alla situazione infrastrutturale del nostro Paese, con una buona campagna di incentivazione, degli interventi strutturali sul territorio e una maggiore informazione su tutti gli aspetti che caratterizzano un’auto elettrica, esiste ancora una possibilità di smovere il mercato e rilanciare la diffusione dei mezzi elettrici per avvicinarsi ai livelli degli altri Paesi europei… in attesa dei nuovi sviluppi e delle nuove tecnologie per arrivare ad una mobilità totalmente sostenibile, sia dal punto dei prezzi e degli investimenti sia da quello ambientale.
* Direttrice Euromedia Research
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