NESSUN BONUS PER LA MATERNITÀ

di Ornella De Guasto
In USA il maggior ostacolo alla carriera di una donna è avere figli, scrive International New York Times. Un ostacolo che si traduce in un salario inferiore a quello degli uomini dato che al contrario per gli uomini avere dei figli giova alla carriera. Alla base dello squilibrio salariale c’è presso i datori di lavoro la persistente convinzione old fashioned che le donne con la maternità diventino meno produttive mentre gli uomini lavorino di più una volta diventati padri. Lo conferma Michelle Budig professore di sociologia dell’Università Amherst del Massachusetts che da 45 anni studia l’evoluzione del divario salariale tra i genitori. E questo nonostante sia statistica accertata che in USA il 71% delle madri lavorano e il 40% di loro rappresentano il solo sostentamento alla famiglia. La sociologa ha rilevato che il livello salariale degli uomini aumenta del 6% quando diventano padri mentre quello delle madri diminuisce del 4% per ogni figlio.
Per datori di lavoro e imprenditori i padri sono più affidabili perché hanno la famiglia da mantenere mentre le donne diventano distratte e si impegnano di meno. La tesi trova conferma in un’accurata ricerca del National Longitudinal Survey of Youth calcolata in base a fattori come istruzione, esperienza e età, che ha registrato come, tra il 1979 e il 2006, le donne single e senza figli abbiano guadagnato 96 cents per ogni dollaro guadagnato dagli uomini mentre le donne con figli 76 cents. E’ vero che spesso l’uomo lavora di più una vota diventato padre ma questo non giustifica l’ampiezza del gap. Anche al primo impiego alle madri sono offerti 11mila dollari in meno delle donne single e 13mila dollari in meno dei padri. C’è però l’eccezione che riguarda le madri al top del potere: il 10% di loro non subisce alcuna diminuzione salariale e anzi il 5% di loro riceve bonus identici a quelli degli uomini. Questo perché i datori di lavoro si lasciano condizionare dal successo. Non a caso, anche nel pianeta maschile, i bonus più consistenti vanno ai bianchi e ai latinos considerati più istruiti e professionali mentre meno riconoscimenti vengono dati agli afro-americani giudicati di minore istruzione e occupati in lavori manuali. “La maggiore speranza di annullare il divario salariale tra madri e padri- sintetizza la Budin- è affidata solo una politica che finalmente riconosca alla gente il diritto di conciliare famiglia e lavoro”.