Fondazione Marisa Bellisario

MARISA
BELLISARIO

Una donna, una storia, un esempio

Marisa Bellisario rappresenta la sfida e la vittoria della parità di genere, il riscatto delle donne e l’impegno costante e instancabile verso un nuovo approccio culturale

La storia della prima Manager italiana

L’avventura di Marisa Bellisario nel mondo delle nuove tecnologie inizia verso la fine degli anni ’50 alla divisione elettronica dell’Olivetti. Comincia così, nell’universo inesplorato e per pochi temerari del mondo dei computer, la prima di una lunga serie di sfide e intuizioni che presto portano questa donna intraprendente e carismatica ad avere i primi scambi internazionali. Come quello nel 1965 a New York, dove ottiene il pieno riconoscimento delle sue doti manageriali.

Il successo, una questione di scelte prese con coraggio

Prima la presidenza della Olivetti Corporation of America, poi le redini dell’Italtel dove, da Amministratore Delegato, nonché prima donna alla guida di un’azienda pubblica, Marisa Bellisario compie scelte coraggiose e lungimiranti, avvia progetti innovativi. Un successo indiscusso che la consegna ai manuali di economia come esempio di ristrutturazione di un’azienda pubblica e le fa guadagnare, nell’86, il Premio di manager dell’anno.

La battaglia verso la parità di genere

Nell’84 decide di far parte della Commissione Nazionale per la parità tra uomo e donna, istituita dall’allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi e presieduta da Elena Marinucci, scegliendo la Presidenza della sezione sulle Nuove Tecnologie. Pubblica in quegli anni un documento in cui invita a studiare, ricercare, innovare perché, afferma, “la tecnologia è il migliore alleato che la donna abbia mai avuto”.

Ha inizio così il suo impegno, divenuto poi una vera e propria missione di vita, a favore della parità di genere, mettendo in cantiere una serie di iniziative per le donne imprenditrici e attuando politiche sul lavoro delle donne.

Marisa Bellisario, un modello rivoluzionario nella battaglia contro i pregiudizi

Marisa non è stata solo la manager “dura ma corretta” come la definisce la stampa internazionale. È anche la donna che rivoluziona l’immagine in grigio degli amministratori delegati con il suo mix esplosivo di fermezza e sensibilità, fascino e piglio manageriale. Un successo consolidato dopo tante battaglie contro radicati pregiudizi.

Sicura e fiera della propria femminilità, è apprezzata, rispettata e stimata allo stesso tempo da amministratori delegati delle più grandi compagnie internazionali, politici, presidenti della Repubblica e sovrani, sindacati sul piede di guerra, operai e colletti bianchi. E nella sua vita rimane un posto privilegiato per gli affetti: il marito Lionello Cantoni, i cani e gatti, sua autentica passione, che ritrova nel rifugio della sua amata villa sulle colline torinesi.

‘Per una donna fare carriera è più difficile ma è più divertente’

Marisa Bellisario lascia un segno su tutti, soprattutto sulle donne. Per loro, rappresenta un esempio nuovo e diverso, che indica la strada. “Sono sola e parto da zero: è la mia vocazione”, scrive a proposito di una delle sue nuove avventure manageriali. Il messaggio che lancia è che “ogni donna, se determinata e coraggiosa, in grado di osare e inseguire le proprie ambizioni, può raggiungere qualsiasi traguardo, nella vita come nel lavoro”.

Marisa Bellisario dimostra nei fatti come con il lavoro, i sacrifici e la fiducia in se stesse, si possa arrivare dovunque si vuole. Schietta e realista com’è, non promette strade in discesa. Nel suo modello di vita e di lavoro non c’è posto per differenze di genere ma di valori, e in questo modo riesce a sublimare l’idea di parità.

E sarà l’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga ad affermare che “… il suo impegno è per la storia femminile un simbolo dell’affermazione della parità tra uomo e donna”.

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