Fondazione Marisa Bellisario

DUE PRIORITÀ: PIÙ VERTICI AL FEMMINILE E PIÙ POSTI DI LAVORO NEL NOSTRO SUD

di Lella Golfo – Il Messaggero
“Perché l’8 Marzo non duri solo il giorno delle mimose”: è lo slogan di un manifesto del Partito Socialista del 19…Ancora valido. Certo da allora tanto è cambiato: prima di donne si parlava solo nel giorno della loro festa, oggi è un tema al centro del dibattito quotidiano. Anche e soprattutto per merito di organizzazioni, come la Fondazione Bellisario che da oltre 30 anni si batte perché il ruolo delle donne venga riconosciuto non a parole ma nei fatti e non solo un giorno su 365. Anche e soprattutto grazie a una legge a cui sono orgogliosa di aver dato il nome e che ha finalmente portato le donne nei luoghi dove le decisioni vengono prese. Oggi l’8 Marzo non è più il giorno delle recriminazioni o del vittimismo ma della riflessione su quanto – tanto – è stato fatto e su quanto resta da fare.
Io metto in cima alle priorità due obiettivi per me irrinunciabili: le leadership femminile in primo luogo perché, come ho sempre detto, è da lì che parte tutto, per le donne e per il Paese. Avere più donne ai vertici significa avere aziende che producono più e meglio e che prestano maggiore attenzione alle politiche di conciliazione, da cui dipende lo sviluppo sostenibile delle nostre società. Quest’anno per la prima volta abbiamo deciso di premiare le aziende virtuose, istituendo per la XXVII Edizione del Premio Bellisario la categoria “Azienda Women Friendly”, rivolta alle imprese che si siano particolarmente distinte nel campo della parità di genere, attuando concrete e innovative politiche e strategie per garantire a uomini e donne pari condizioni di lavoro, salario e carriere. Ebbene, in pochi giorni ci sono arrivate quasi 100 candidature di grandi e importanti aziende e io sono sicura che senza il dibattitto sulle quote di genere, senza l’ingresso di tante donne (oggi più del 23% contro meno del 6% del 2008) nei CdA non saremmo a questo punto. Così come non ci sarebbero non ci sarebbe stato un +18% di dirigenti dal 2008 ad oggi e non ci troveremmo a discutere di una misura come lo smart-working che potrebbe rivoluzionare l’organizzazione del lavoro come fin qui l’abbiamo concepita. La sensibilità e l’attenzione ai “nostri” problemi è aumentata e mi sembra sia sempre più condivisa, fatta proprio dall’opinione pubblica, dalla società civile: non è più un tabù da rispolverare il giorno della nostra festa!
La seconda priorità per me sono il Sud è l’occupazione: l’occupazione femminile è ormai inchiodata al 47%, ultimi in Europa ed è quello uno dei fronti su cui concentrare il nostro impegno. Al Sud, poi, i dati diventano drammatici: non arrivano al 17% le giovani donne tra i 15 e i 29 anni con un lavoro, un dato per me agghiacciante! Da qui dobbiamo partire. Oggi sono a Lecce, per un progetto dell’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Loredana Capone, che ho subito condiviso e sposato in pieno con la Fondazione Bellisario: l’International Women Entrepreneurs Forum che ha portato qui, nel nostro Sud, quasi 300 imprenditrici e professioniste pugliesi e non, da tutta Italia e dal mondo. Perché è dall’imprenditoria femminile che, soprattutto al Mezzogiorno, può venire la risposta alla crisi e all’emergenza della disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile. Qui in Puglia le imprese guidate da donne sono oltre 85 mila, in Italia oltre 1 milione e mezzo e hanno dimostrato di resistere più delle imprese maschili agli urti della crisi. È una risorsa straordinaria su cui le Regioni e il Paese tutto devono investire con decisione e fiducia. Gli strumenti ci sono e molte Regioni virtuose stanno dimostrando nei fatti che si può fare e fare bene. Rimbocchiamoci le maniche e partiamo da qui perché un’Italia spezzata in due non solo non è equa ma non conviene a nessuno. Andremo avanti, usciremo dalla crisi, costruiremo un domani migliore solo se lavoreremo fianco a fianco, uomini e donne, Nord e Sud. Con ottimismo, forza di volontà, determinazione.
Marisa Bellisario amava dire: “Il mio ottimismo e le mie certezze derivano da due cose: sono pronta ad affrontare cambiamenti e sfide e penso che possiamo avere un domani migliore dell’oggi perché molto dipende da noi”. Iniziamo da qui, da questa fondamentale consapevolezza, e iniziamo l’8 Marzo.
Lella Golfo, Presidente Fondazione Bellisario

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