Fondazione Marisa Bellisario

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IL CAMMINO VERSO LA PARITÀ DELLE DONNE NELLA SCIENZA

di Antonella Polimeni – Celebrare la Giornata dell’8 marzo rappresenta certamente un’occasione per ricordare l’importanza dell’impegno di donne e uomini a favore dei diritti delle donne e dell’emancipazione femminile, ma anche per riflettere su quanto ancora ci sia da fare quotidianamente su tematiche come il contrasto alle discriminazioni e alla violenza contro le donne, in ogni forma essa si manifesti, alla segregazione occupazionale nel mondo del lavoro, agli stereotipi di genere etc., ovvero su tutti quei fenomeni che ancora oggi sono purtroppo profondamente radicati nella nostra società.

ARTE E PAROLE PER LA PARITÀ DI GENERE: L’ESPERIENZA DI INTESA SANPAOLO

di Paola Angeletti – Da diritto umano universalmente riconosciuto a obiettivo dell’Agenda 2030, l’equità di genere ha fatto molta strada, passando attraverso conquiste civili e politiche che hanno certamente segnato un’evoluzione, lenta ma costante, della condizione femminile. Oggi, la promozione della parità di genere non è più solo un impegno etico, è un obiettivo strategico a livello mondiale per una crescita economica sostenibile ed equa, in cui possano prosperare benessere, pace e sicurezza per tutte le persone, non solo per le donne.

ISTRUZIONE, EDUCAZIONE FINANZIARIA E INDIPENDENZA ECONOMICA

di Elsa Fornero e Anna Lo Prete – La Costituzione riconosce il diritto all’istruzione, garantendo l’accesso alla scuola inferiore, e rendendone obbligatoria la frequenza, ben consapevole dell’importanza che tale istruzione riveste per i singoli e per la società. Una maggiore conoscenza garantisce una maggiore indipendenza di giudizio e di scelta, foss’anche di scegliere di non prendere decidere o di decidere senza troppo riflettere. E favorisce il raggiungimento dell’indipendenza economica, che dipende, a sua volta, da scelte che prendiamo lungo l’intero percorso della nostra vita, in base agli obiettivi che intendiamo perseguire e ai vincoli che le possono limitare.

DONNE E STEM: SUPERARE I BIAS

di Roberta Cocco – Ancora una volta l’8 marzo è l’occasione per fare il punto su alcuni nodi della condizione delle donne. E purtroppo uno dei più difficili da sciogliere resta il divario di genere, tuttora evidente in molti settori. A partire dalla presenza, ancora ridotta e non sufficientemente valorizzata, di donne nelle discipline tecnico-scientifiche (STEM). È un tema che ho conosciuto da vicino nel mio percorso professionale – che si è svolto prevalentemente nel mondo dell’Information and Communication Technology – e di cui mi sono interessata, promuovendo iniziative per contrastare il gender gap e superare stereotipi culturali e bias che allontanano le ragazze dall’intraprendere percorsi STEM.

GENDER DIVERSITY: BOARD E ROLE MODELING

di Cristina Finocchi Mahne – Se si consultano i ‘‘Board Index’, le pubblicazioni annuali di Spencer Stuart, che analizzano lo stato dell’arte della corporate governance delle principali società presenti nei maggiori indici di Borsa, in oltre 20 Paesi del mondo, si nota che in tutti i report il tema della rappresentanza femminile al vertice, nell’ambito dei consigli di amministrazione, e spesso anche nei principali ruoli esecutivi delle imprese, è inserito tra quelli di maggior rilievo: dal Regno Unito agli USA, dall’Italia alla Turchia, dal Perù al Giappone, tornando ai paesi Nordici (Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia) in cui la gender diversity nei Board rimane una ‘top priority’.

IL VALORE DELLA VOCE DELLE DONNE NEL GIORNALISMO: LA TESTIMONIANZA DI LILIANA FACCIOLI PINTOZZI

di Monica Mosca – È uno dei volti femminili più noti di SkyTG24, dove lavora fin da quando era ragazza. La conoscete tutti, perché è stata corrispondente da Bruxelles, poi dagli Stati Uniti e infine da Londra. Ora è Head of International News del canale ed anche è la conduttrice di “Mondo”, l’appuntamento quotidiano preserale dedicato alle “storie più belle e ai nuovi equilibri internazionali”.

SI PUÒ FARE

di Enrica Giorgetti – La discussione sulla presenza femminile nel mondo del lavoro va, innanzitutto, orientata al pragmatismo, liberata da approcci rivendicativi e focalizzata invece su obiettivi concreti. Le leggi servono, lo dimostra il successo della legge Golfo Mosca che in meno di 15 anni ha portato la presenza femminile nei Cda delle aziende quotate dal 5,4% al 43%, secondo Eurostat: un risultato forse poco noto che ci ha consentito di passare dagli ultimissimi posti in Europa a secondi dietro la sola Francia.

L’8 MARZO, LA FONDAZIONE E LA “FORCE TRANQUILLE”

di Alessandra Paola Ghisleri – L’8 marzo – come è risaputo – è la Giornata Internazionale della Donna, un’intera giornata dedicata a celebrare quelle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, promuovendo la parità di genere. Questa data ha origini storiche legate proprio alle lotte delle donne per ottenere pari diritti e opportunità. In questa direzione l’elezione di Alessandra Todde della scorsa settimana come Presidente della regione Sardegna rappresenta un nuovo successo per il genere femminile come prima Governatrice dell’isola.

ZUCCHETTI: UN MODELLO DI INCLUSIONE NELL’IT

di Cristina Zucchetti – In un settore, quello dell’Information Technology, tradizionalmente presidiato da figure maschili, sono in atto cambiamenti, non solo nei contesti lavorativi ma nella stessa mentalità delle giovani donne che stanno rapidamente comprendendo come, in tale ambito, sostanzialmente legato alle discipline STEM, non vi sia una propensione legata al genere. Ma poiché fra i nostri valori è centrale quello del rispetto delle persone in senso ampio, noi cerchiamo complessivamente di creare un ambiente inclusivo, da ogni punto di vista, in cui il biglietto da visita siano merito, impegno e capacità di collaborazione.

OGNI LUNGO VIAGGIO INIZIA CON UN PRIMO PASSO

di Virginia Raggi – Durante l’anno troviamo alcune ricorrenze dedicate alle donne durante le quali, più che festeggiarle, fare convegni o ricordare il drammatico fenomeno della violenza di genere, sarebbe utile fare il punto su quanto è stato concretamente fatto per loro e quanta strada ancora ci sia da fare. Ovviamente, dando per scontato che il “lavoro” venga svolto durante tutti i restanti giorni dell’anno, ossia quando i riflettori delle ricorrenze si spengono.

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