Fondazione Marisa Bellisario

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DALLA FONDAZIONE CARIVERONA UNA LEZIONE SULLA NECESSITÀ (ANCORA) DELLE QUOTE

di Laura Turati e Nicoletta Ferrari – La legge Golfo-Mosca compirà 13 anni il prossimo luglio e, nonostante i provati successi in termini di rappresentanza femminile nella governance e soprattutto di produttività aziendale, permangono criticità. Il cambio culturale non si è dimostrato rapido come sperato tanto da essere utopico il solo pensare a una applicazione estensiva dei principi della legge.

GIOVANI E ARTE DIGITALE

di Anna Elena Loro – Oggi, l’arte digitale sta vivendo una crescita ed un’innovazione senza precedenti, spinta dai progressi tecnologici, dalla proliferazione di piattaforme dedicate e dal cambiamento dell’atteggiamento sociale nei confronti dell’Arte. Nata indicativamente nel 1950 grazie a due matematici Ben Laposky e Manfred Frank che realizzarono, con l’utilizzo di un oscilloscopio, uno dei primi esempi di arte digitale. Chiamata anche New Media Art o Computer Art, viene definita dall’intersezione tra scienza e arte, immaginazione e programmazione.

UNO STRAORDINARIO EVENTO DEMOCRATICO, NON SPRECHIAMOLO

La stagione elettorale è iniziata da tempo e le regionali sono vissute e lette come una sorta di “mid term” in attesa della vera resa dei conti, le elezioni europee. Ne parliamo oramai da mesi, primo tema all’ordine del giorno la candidatura, o meno, delle due leader, Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Un’eventualità che da settimane appassiona i cronisti, dimenticando che le europee non sono un “sondaggio” di medio termine in vista del prossimo appuntamento politico. La posta in gioco è altissima e va ben oltre le prove di forza dei partiti italiani.

MIND THE GAP

di Anna Rita Germani – Nell’ultima classifica annuale del Glass-ceiling index recentemente pubblicato dal The Economist relativamente al ruolo e all’influenza delle donne nel mercato del lavoro, troviamo l’Islanda al primo posto (per il secondo anno consecutivo) seguita da Svezia, Norvegia e Finlandia. Scorrendo la classifica si osservano dei dati per certi versi sorprendenti.

IL FRONTE DI ODESSA, LE GUERRE IBRIDE, I SATELLITI

di Ornella Del Guasto – Il 15 marzo la Russia è andata alle urne in un’atmosfera di furiosa propaganda tra promesse, minacce, sabotaggi e lanci di missili sia russi sia ucraini. L’esito era noto in anticipo – la variabile di incertezza dipendeva dall’affluenza dei cittadini – ma, nonostante le tante proteste, i risultati hanno rispettato le attese: Putin è stato eletto per la quinta volta e governerà per altri 6 anni, un campanello d’allarme per l’Occidente.

“TOGETHER FOR A BETTER INTERNET”

di Sofia D’Alessandro – Era il lontano 2013 e a mio figlio Dario regalammo il suo primo smartphone. In realtà fummo gli ultimi genitori a cedere dopo anni di suppliche, al desiderio del figlio che guardava con invidia i cellulari degli amici a scuola… ahimè della scuola primaria! Dario dovette attendere di frequentare il secondo anno dell’istituto secondario di primo grado e soprattutto il giorno del suo compleanno. Fu un regalo concesso solo come compenso di un’ottima pagella. La strenna prevedeva una lettera che ancora conservo e che, in antitesi coi tempi, prevedeva delle regole:

GLOBAL GENDER GAP, A CHE PUNTO È L’ITALIA?

di Paola La Salvia – Il Global Gender Gap Report 2023 del World Economic Forum (WEF), che ogni anno registra lo stato del divario di genere nel mondo, posiziona l’Italia al 79esimo posto rispetto a 146 paesi analizzati, con una perdita di 16 posizioni rispetto ai dati accertati nel 2022, a notevole distanza rispetto a numerosi Paesi dell’Eurozona, dove ad esempio la Germania si conferma al sesto posto e la Spagna al 18esimo.

LA VERGOGNOSA BATTAGLIA GIOCATA SUL CORPO DI UNA DONNA (SPECIALE)

di Monica Mosca – Questa volta mi permetterete di disquisire di reali e di una donna, in particolare, Sua Altezza Catherine, principessa del Galles, prossima regina d’Inghilterra. Non sarà un articolo di gossip, al contrario: l’intento è quello di riflettere sul tentativo in atto, bieco e odiosamente maschilista, di addebitare a lei ogni colpa di ciò che sta accadendo nel Regno Unito e che rischia di travolgere la corona intera.

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